ITA - A Cavalese gli azzurri rispondono ai quesiti degli studenti!
08-05-2016 07:00 -
Si è alzato ufficialmente il sipario sulla stagione della Nazionale Maschile che in questo 2016 sarà prima impegnata nella World League e poi avrà il grande appuntamento dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro.I lavori azzurri, come ormai accade da diversi anni s´inizieranno in Trentino, nella accogliente Cavalese.
Ieri, giovedì 5 maggio, hanno incontrato gli studenti della seconda linguistico dell´Istituto di istruzione La Rosa Bianca di Cavalese. Seduti sui banchi, i giganti del volley hanno risposto alle domande di una classe decisamente sportiva. Gli azzurri hanno anche incontrato e scambiato alcuni palleggi con i ragazzi dell´Anffas.
Accompagnati da Stefano Sciascia, team manager della Nazionale di Volley e Michele Malfer, professore dell´Istituto ma anche vicepresidente della Comunità Territoriale di Fiemme, gli atleti azzurri Matteo Piano, Daniele Sottile e Riccardo Sbertoli, con il loro assistente allenatore Mirko Corsano, si sono lasciati interrogare dai liceali.
In poco tempo si sono resi conto che buona parte di quegli studenti seduti in cerchio intorno a loro praticava sport, sia a livello amatoriale, sia agonistico. Sport come lo sci alpino e di fondo, la pallavolo, l´atletica, il nuoto, la pallamano, lo judo e la danza. Le studentesse e gli studenti erano curiosi di capire come sono riusciti a coniugare lo sport con gli studi e il divertimento.
Sono arrivati anche interrogativi molto personali: "I vostri genitori vi hanno sostenuto?", "Avete mai pensato di lasciare tutto?". E domande ironiche. Una studentessa, a proposito di salti sottorete, si è rivolta a Matteo Piano, alto 2,09 metri, esclamando "Tu non devi saltare molto, giusto?". Il campione è esploso in una risata e ha ammesso: "Effettivamente, non molto". A proposito di misure, i ragazzi hanno scoperto che Piano indossa scarpe numero 51. "Non ho mai potuto fare shopping come voi - ha detto Matteo Piano - ho sempre dovuto scegliere quello che mi andava bene e farmi fare le scarpe su misura". Matteo Piano ha spiegato ai ragazzi che i suoi genitori lo hanno sempre incoraggiato. A lui non ha pesato vivere una vita senza spazi di libertà, perché l´amore per la pallavolo lo ha sempre fatto sentire libero.
Anche per Mirko Corsano i sacrifici di trovarsi lontano dalla sua famiglia e dalla sua Puglia sono stati superati dalla grande motivazione agonistica.
Danile Sottile ha confidato ai ragazzi che non è stato facile, in principio, lasciare la famiglia, ma ben presto ha capito che quella era la sua vita e non ha mai avuto ripensamenti.
Riccardo Sbertoli, il più giovane, che frequenta la quarta liceo scientifico e sogna una laurea in economia, ha ammesso: "Mi rendo conto di avere una vita molto diversa dai miei coetanei, ma è talmente emozionante e divertente questo sport che non lo cambierei con i sabato sera in discoteca e le domeniche libere".
Una studentessa si è sfogata con loro: "Pratico uno sport agonistico ma riesco a organizzarmi con lo studio. Però, certe verifiche a sorpresa dopo una giornata di allenamento... mi lasciano un po´ spiazzata". Matteo Piano guardando il professor Malfer ha esclamato: "Ma come? Fate ancora le verifiche a sorpresa? Non sono più di moda da tempo"! In una sola ora il clima è diventato amichevole e scherzoso.
Fonte: www.overtheblock.it
Ieri, giovedì 5 maggio, hanno incontrato gli studenti della seconda linguistico dell´Istituto di istruzione La Rosa Bianca di Cavalese. Seduti sui banchi, i giganti del volley hanno risposto alle domande di una classe decisamente sportiva. Gli azzurri hanno anche incontrato e scambiato alcuni palleggi con i ragazzi dell´Anffas.
Accompagnati da Stefano Sciascia, team manager della Nazionale di Volley e Michele Malfer, professore dell´Istituto ma anche vicepresidente della Comunità Territoriale di Fiemme, gli atleti azzurri Matteo Piano, Daniele Sottile e Riccardo Sbertoli, con il loro assistente allenatore Mirko Corsano, si sono lasciati interrogare dai liceali.
In poco tempo si sono resi conto che buona parte di quegli studenti seduti in cerchio intorno a loro praticava sport, sia a livello amatoriale, sia agonistico. Sport come lo sci alpino e di fondo, la pallavolo, l´atletica, il nuoto, la pallamano, lo judo e la danza. Le studentesse e gli studenti erano curiosi di capire come sono riusciti a coniugare lo sport con gli studi e il divertimento.
Sono arrivati anche interrogativi molto personali: "I vostri genitori vi hanno sostenuto?", "Avete mai pensato di lasciare tutto?". E domande ironiche. Una studentessa, a proposito di salti sottorete, si è rivolta a Matteo Piano, alto 2,09 metri, esclamando "Tu non devi saltare molto, giusto?". Il campione è esploso in una risata e ha ammesso: "Effettivamente, non molto". A proposito di misure, i ragazzi hanno scoperto che Piano indossa scarpe numero 51. "Non ho mai potuto fare shopping come voi - ha detto Matteo Piano - ho sempre dovuto scegliere quello che mi andava bene e farmi fare le scarpe su misura". Matteo Piano ha spiegato ai ragazzi che i suoi genitori lo hanno sempre incoraggiato. A lui non ha pesato vivere una vita senza spazi di libertà, perché l´amore per la pallavolo lo ha sempre fatto sentire libero.
Anche per Mirko Corsano i sacrifici di trovarsi lontano dalla sua famiglia e dalla sua Puglia sono stati superati dalla grande motivazione agonistica.
Danile Sottile ha confidato ai ragazzi che non è stato facile, in principio, lasciare la famiglia, ma ben presto ha capito che quella era la sua vita e non ha mai avuto ripensamenti.
Riccardo Sbertoli, il più giovane, che frequenta la quarta liceo scientifico e sogna una laurea in economia, ha ammesso: "Mi rendo conto di avere una vita molto diversa dai miei coetanei, ma è talmente emozionante e divertente questo sport che non lo cambierei con i sabato sera in discoteca e le domeniche libere".
Una studentessa si è sfogata con loro: "Pratico uno sport agonistico ma riesco a organizzarmi con lo studio. Però, certe verifiche a sorpresa dopo una giornata di allenamento... mi lasciano un po´ spiazzata". Matteo Piano guardando il professor Malfer ha esclamato: "Ma come? Fate ancora le verifiche a sorpresa? Non sono più di moda da tempo"! In una sola ora il clima è diventato amichevole e scherzoso.
Fonte: www.overtheblock.it